LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Annalisa Scialpi
La ferita del giglio

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Da rododendri d'esili

acqua piovve,

corrose l'ossa

su foglie secche di malinconie,

sepolte in aspri fossati.

 

Un rondò le ombre

nel segreto traffico

dei sensi in rivolta,

sotto un cielo di fiamma feroce

e strade sterrate tramutate

in torrenti ghiacciati.

 

Nei mattini di chiarore infermo,

lidi di pietre sepolte

lasciavano scoperta

del giglio, la ferita

inesorabile, nonostante;

fulgido e vivo

nelle affamate valli,

di notti, rafferme. 

 

 Angelo Naclerio - 12/06/2022 22:41:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Quali possono avere commenti
le giovani passioni frementi?
Esiliano tumulano
rivoltano ghiacciano
bruciano per niente facili
le parole infine fatte frammenti
petali effervescenti di giglio silvano
come l’artiglio del vivere
unico-sovrano.
Un caro saluto

 Vincenzo Corsaro - 10/06/2022 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Non sono sicuro di aver afferrato ciò che vuoi dire, ma se si parla di ferite e per giunta di un giglio che rappresenta la purezza dell’anima e dell’amore, allora mi sento a casa perché "le ferite d’amore sono come i fiori della notte,
molto più belli di quelli di un giorno qualunque,
ma con spine come chiodi roventi."
"A volte si viene feriti come una rosa sa ferire,
non con le sue spine,
ma con la sua bellezza."
Un abbraccio :)

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.